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Focus Veneto

Valanghe: in Veneto 5 stazioni per scongiurare pericoli

L'assessore regionale all'Ambiente Bottacin: «Investiti 130mila euro»

25 Agosto 2022

«Con l’obiettivo di continuare a potenziare la sicurezza del territorio, proseguono gli investimenti che mettiamo in campo, in particolare in termini di previsione e prevenzione dei rischi tramite Arpav stiamo infatti provvedendo a installare, in questi giorni, cinque nuove stazioni nivometeorologiche per il monitoraggio delle condizioni del tempo e di innevamento in alta quota». Ad annunciarlo è l’assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, che spiega come «le stazioni integreranno l’attuale rete di monitoraggio di 18 stazioni automatiche e copriranno alcune zone strategiche della montagna veneta in rapporto al rischio di valanghe».

 

Per le nuove stazioni, dotate di sensori di rilevamento di altezza e temperatura superficiale del manto nevoso e che «consentiranno un maggiore flusso di informazioni utili alla definizione dei bollettini di pericolo valanghe e dei livelli di rischio-valanghe», sono stati investiti, fa poi sapere la Regione, 130.000 euro. Di queste cinque, «quattro  ̶  comunica l’assessore  ̶  sono state installate nei giorni scorsi: una nel Comune di Auronzo di Cadore, nella zona delle tre Cime di Lavaredo, una nel Comune di Cibiana di Cadore sul Monte Rite, una nel Comune di Taibon Agordino sull’altopiano delle Pale di San Martino e una nel Comune di Chies d’Alpago, in alta Val Salatis». La quinta sarà invece installata la prossima settimana nel territorio del Comune di Asiago (Cima Dodici). I dati delle stazioni, dopo le verifiche di funzionamento, saranno messi online a partire dalla prossima stagione invernale.

 

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