Vaccino anti Covid: in Ulss 6 da lunedì chiamate rallentate
Il motivo è la riduzione di approvvigionamento da parte di Pfizer

L’Ulss 6 Euganea rende noto che, a causa dell’importante riduzione di approvvigionamento delle dosi di vaccino anti-Covid previste da parte della ditta Pfizer Biontech, da domani lunedì 18 gennaio è costretta a rallentare le chiamate per la somministrazione delle prime dosi in questa fase, lo ricordiamo, riservate a personale sanitario degli ospedali e del territorio, operatori e ospiti delle case di riposo. Prioritario è infatti garantire la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, a partire dal VDay del 27 dicembre.
Le Regioni, e quindi le Ulss, si legge nella nota dell’Azienda, non hanno facoltà autonoma di approvvigionamento, di conseguenza la capacità e la tempistica vaccinale dipendono in maniera stringente dai quantitativi di dosi che vengono assicurati.
In condizioni di incerta fornitura, viene specificato, da parte della Pfizer e di distribuzione tra le Regioni operata dalla Struttura Commissariale Governativa, risulta pertanto difficile pianificare la campagna vaccinale. L’Azienda socio-sanitaria, sempre nella nota, comunica che sta comunque predisponendo l’organizzazione per proseguire la campagna vaccinale comprendendo gli operatori sanitari convenzionati e privati, i farmacisti, gli odontoiatri, anche in collaborazione con le strutture e i rispettivi Ordini professionali, fermo restando che la modifica degli approvvigionamenti impone, al momento, di rivedere l’organizzazione delle chiamate per la prima dose di vaccino e la distribuzione delle dosi.
(ph: Imagoeconomica)