Logo Alperia
Dal mondo

Ucraina, Zelensky al Parlamento Europeo: «Nostra casa è Europa»

La presidente Metsola ha garantito la volontà politica per un processo di adesione «il più rapido possibile»

9 Febbraio 2023

«Un’Europa moderna, pacifica, che difende il suo modello con uno stato di diritto che prevale, con Stati che tendono a tutelare delle società aperte, dei valori e uno stato sociale, con uno spazio in cui le frontiere sono aperte e non ci si accorge nemmeno che si sta attraversando una frontiera e in cui i cittadini hanno fede nel futuro e scendono in piazza per manifestare liberamente: per l’Ucraina questa è la nostra casa, il percorso da compiere per tornare a casa». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso in presenza al Parlamento europeo in una sessione plenaria speciale convocata a Bruxelles.

«Sono qui davanti a voi per difendere la casa di tutti gli ucraini, di qualsiasi età, affiliazione politica, stato sociale, fede religiosa con delle storie diverse ma che godono dello stile di vita europeo che qualcuno sta cercando annichilire con la guerra», ha continuato Zelensky rivolgendosi agli eurodeputati e ai rappresentanti della Commissione Ue presenti.

 

«Dopo aver distrutto il modello ucraino vogliono distruggere il modello europeo in quanto tale», ha avvertito il capo di stato ucraino riferendosi all’offensiva della Russia, che nelle parole del presidente «non è soltanto una guerra per conquistare territori europei, ma una minaccia caratterizzata dalla presenza di un dittatore che ha riserve massicce di armi sovietiche e di altri regimi, come quello iraniano».

Secondo Zelensky, il governo di Mosca «mira a far tornare nel continente la realtà disumana degli anni ’30 e ’40, la risposta dell’Europa deve essere “no”». Il presidente ha aggiunto: «Noi ucraini ci stiamo difendendo dalla forza più antieuropea del mondo moderno e stiamo difendendo questo ideale sul campo di battaglia assieme a voi».

«La nostra vittoria garantirà la vittoria dei valori europei», ha detto Zelensky, che poi, ringraziando per l’accoglienza dei rifugiati ucraini e per il sostegno militare, ha aggiunto: «il destino dell’Europa non è mai dipeso soltanto dai politici e non dovrebbe esserlo neanche in questo momento: tutti quanti noi abbiamo un ruolo da svolgere e abbiamo la possibilità di avere un impatto sulla nostra vittoria collettiva».

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha garantito la volontà politica per un processo di adesione «il più rapido possibile» per l’Ucraina, «con fondi per il popolo, aiuti per la ricostruzione, ed equipaggiamenti militari e sistemi di difesa». Gli Stati Ue, ha continuato Metsola, «devono prendere in considerazione, rapidamente, come passo successivo, la fornitura di sistemi a lungo raggio e dei caccia di cui avete bisogno per proteggere la libertà che troppi hanno dato per scontata».

 

Fonte: Dire

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *