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Dal mondo

Ucraina, vertice Ue-Kiev: Von der Leyen promette decimo pacchetto sanzioni

Nuovo tetto al prezzo di gas e prodotti petroliferi. Ue sta valutando anche confisca patrimoni russi congelati

3 Febbraio 2023

Si sta volgendo a Kiev il vertice tra il presidente Volodymyr Zelensky e i leader delle istituzioni dell’Unione europea, tra cui la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Charles Michel, e vari Commissari europei. In agenda, l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue e il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Sul primo punto, Michel ha assicurato che sosterrà Kiev «in ogni fase del processo», tuttavia è improbabile un percorso accelerato di adesione.

 

Quanto al secondo, der Leyen ha garantito: «Continueremo ad aumentare le pressioni sulla Russia». Le nuove sanzioni verranno concordate con i Paesi del G7 e scatteranno il 24 febbraio, giorno del primo anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina. Il decimo round di sanzioni contro la Federazione russa dovrebbe comprendere un nuovo tetto al prezzo di gas e prodotti petroliferi. L’Ue sta valutando anche la confisca dei patrimoni russi congelati, il cui ricavato potrebbe servire a finanziare la ricostruzione in Ucraina.

Der Leyen ha infine promesso 10 milioni di euro per sostenere gli orfani della guerra, e altri 35 milioni per le infrastrutture energetiche. Poco prima dell’inizio del vertice, a Kiev si sono potute sentire le sirene dei raid aerei, come hanno riferito diversi corrispondenti della stampa internazionale sul posto. Non ci sono notizie rispetto ad attacchi sulla capitale, che invece starebbero riguardando le regioni del Donbass, nell’est, e poi regioni nel sud e nel nord, come riferisce il Kyiv Independent. Nelle ultime 24 ore, riferisce ancora la testata, hanno perso la vita sei persone.

 

Il vertice Ue-Kiev era stato annunciato a gennaio, e si tiene dopo che Zelensky ha fatto appello a nuovi armamenti, dopo il via libera di Stati Uniti e Germania all’invio di nuovi carri armati. Stamani, il portavoce del presidente russo Vladimir Putin Dmitry Peskov, intervenendo sul conflitto in corso ha affermato che il Donbass «non è ancora del tutto protetto, quindi l’operazione speciale proseguirà. Dobbiamo proteggere la popolazione che risiede in quella regione».

 

Fonte: Dire

(ph: Imagoeconomica)

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