Ucraina: il video dei prigionieri russi uccisi
Il blogger: «Accade quasi ogni giorno»

Due soldati riversi sulla neve macchiata di rosso. E nel campo della ripresa, in prima persona, spunta la canna di un fucile. Poi insulti e spari a ripetizione su un corpo che smette di respirare: scene dell’inverno ucraino, finite da una località imprecisata nello spazio digitale dei social network.
«Un’altra esecuzione di prigionieri di guerra» ha scritto postando il filmato Anatoly Shariy, giornalista e blogger originario di Kiev: «Accade quasi ogni giorno». Sulla neve ci sarebbero soldati russi o filo-russi.
L’uomo che riprende in prima persona e che spara, ingiuria, parlando di “granate” che i soldati potrebbero lanciare. «Sono vivi?» chiede, prima che un’altra voce gli risponda: «Fermati, aspetta». Alla fine, chi riprende urla ancora: «Slava Ukraini» (Gloria all’Ucraina).
Shariy, 44 anni, ha lasciato il suo Paese dopo aver fondato un partito accusato da forze politiche filo-governative di avere legami con Mosca. Si è poi trasferito in Spagna, dove è stato inseguito da un mandato di cattura spiccato su denuncia dell’Sbu, i servizi segreti di Kiev. Di recente il giornalista ha condannato l’offensiva di Mosca avviata lo scorso 24 febbraio. «Questa guerra ̶ ha sostenuto ̶ è un’aggressione e un’invasione della Russia contro il popolo ucraino». La dinamica dei fatti in video, così come il luogo dove sono avvenuti, resta da chiarire. Su Twitter i commenti e le reazioni sono tante.
A scrivere è anche un “Dimitriy”, che vivrebbe a Filadelfia, negli Stati Uniti. «Non m’importa se è russo, ucraino o altro», annota: «Ci sono leggi di guerra che semplicemente non si possono ignorare».
Fonte: Dire
(ph: Shutterstock)