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Regioni e governo

Sanità, Schillaci: «Bisogna correggere 10 anni di errori». Ecco il piano del governo

Il ministro della Salute: «Dissennata politica dei tagli da parte dei governi che ci hanno preceduto»

26 Gennaio 2023

«Correggere dieci anni di errori» in sanità. Questo l’obiettivo del ministro della Salute Orazio Schillaci, attraverso un apposito programma, presentato nel corso di un’intervista a Il Giornale.

In merito alla fuga dei medici dai pronto soccorso e su eventuali interventi per i medici a gettone, Schillaci ha risposto che «i gettonisti sono un fenomeno intollerabile di cui mi sono occupato disponendo ispezioni dei Nas presso le cooperative. Controlli che hanno fatto emergere casi di frode e di impiego di personale medico privo di requisiti. Tutto ciò è frutto di dieci anni di programmazione sbagliata e di una dissennata politica dei tagli alla sanità da parte dei governi che ci hanno preceduto da almeno 10 anni, da Letta a Renzi, da Gentiloni a Conte. Verranno reclutati nuovi professionisti e restituita la giusta serenità a quanti sono già in servizio».

 

E anche sulla riprogrammazione degli accessi alle facoltà di Medicina, il ministro della Salute ha rincarato la dose: «Anche qui scontiamo errori che si sono accumulati in passato quando venivano messe a bando migliaia di borse di specializzazione meno del necessario, determinando così la carenza di medici specializzati che oggi noi siamo chiamati ad affrontare in emergenza. Ora occorre rivedere insieme al ministero dell’Università il tema degli accessi ai corsi di laurea in medicina e alle scuole di specializzazione».

Sulla piaga che riguarda invece le aggressioni e le violenze verso il personale sanitario, Schillaci ha fatto riferimento al piano di riattivazione dei posti di polizia nei pronto soccorso più a rischio. «Ho già riunito L’osservatorio sulla sicurezza delle professioni sanitarie per parlare delle altre misure da prendere», ha sottolineato.

 

I medici internisti Fadoi denunciano che un milione di anziani soli restano in ospedale più del dovuto perché nessuno si prende cura di loro.

«L’ospedale dovrebbe occuparsi delle urgenze. Uno degli investimenti del Pnrr punta, entro il 2026, ad aumentare le prestazioni in assistenza domiciliare integrata  ̶  precisa il ministro  ̶  fino alla presa in carico del 10% degli over 65. La pubblicazione del decreto di assegnazione delle risorse è previsto entro giugno».

 

Secondo l’Istat, nel 2021 l’11% degli italiani ha rinunciato alle cure per ragioni economiche o difficoltà di accesso al servizio.

«Non c’è solo un problema di risorse  ̶  avverte l’esponente del governo  ̶  ma di modelli organizzativi da migliorare. Puntiamo ad una reale integrazione tra ospedale e territorio, oggi i cittadini continuano ad affollare i pronto soccorso perché non trovano alternative valide sul territorio».

Sui 20 milioni per il Piano oncologico azionale, previsti dal Piano ma dei quali non si parla, Schillaci ha risposto che «con l’emendamento al decreto Milleproroghe contiamo di garantire i fondi al Piano. Per quanto riguarda il recupero delle liste d’attesa, la legge di bilancio 2022 aveva stanziato 500 milioni di euro alle Regioni. Sto verificando lo stato di attuazione dei piani regionali».

 

Sulla nuova direzione dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), il ministro ha chiarito che, dopo Magrini, «L’ente sarà governato in via temporanea da Anna Rosa Marra, funzionario con maggiore anzianità già responsabile del servizio di farmacovigilanza. Il suo compito terminerà con la definizione del nuovo regolamento che ridisegna la governance di Aifa che contiamo di produrre in 2-3 mesi. Il nuovo assetto, incentrato sulla figura del Presidente e di due direttori, uno amministrativo e uno scientifico, garantirà più efficienza e rapidità nell’approvazione dei medicinali».

 

Sulla campagna vaccinale, ha invece dichiarato: «Uno dei miei primi atti ministro della Salute è stato rafforzare la campagna di sensibilizzazione sul vaccino antinfluenzale e i richiami anti Covid. Abbiamo realizzato uno spot televisivo per invitare a mantenere un comportamento responsabile nei confronti del Covid e dell’influenza stagionale, promuovendo la vaccinazione, strumento di primaria importanza per proteggere se stessi e gli altri. Rafforzeremo la collaborazione con le professioni sanitarie, società scientifiche, associazioni di pazienti e del volontariato, insieme alle regioni e province autonome», ha concluso.

 

(ph: Imagoeconomica)

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