Sanità, in Puglia medici in stato di agitazione
FIMMG denuncia mancate risposte da Regione

«Nonostante da tempo la Fimmg ha manifestato alla Regione il gravissimo disagio vissuto dai medici di medicina generale e le pesanti carenze organizzative che ne compromettono il lavoro, le nostre richieste e le soluzioni proposte sono rimaste inascoltate. A fronte della mancanza di proposte operative da parte della Regione su cui avviare il confronto e vista la drammaticità della situazione, che pregiudica l’assistenza ai cittadini, non abbiamo avuto altra scelta che proclamare lo stato di agitazione». È quanto annuncia Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia in relazione alla mobilitazione della categoria, decisa dal consiglio regionale della federazione che si è riunito a Bari.
Per i medici la situazione «è insostenibile a causa dall’aumento dei carichi di lavoro, aggravato dalla carenza del personale amministrativo e infermieristico assicurati ai medici di famiglia». Per Monopoli restano «inaccettabili soprattutto i carichi burocratici che sottraggono tempo alla cura dei pazienti, dequalificano l’esercizio della professione e sono spesso aggravati da processi informatici inefficienti». Fimmg denuncia anche «la mancata applicazione dell’accordo sul 118 e contesta gli ultimi provvedimenti adottati dalla Asl di Brindisi per la gestione dei punti di primo intervento che rischia di determinare le dimissioni del personale medico del 118».
«La situazione è ormai causa di un pericoloso circolo vizioso: aumentano i prepensionamenti e gli abbandoni, mentre la medicina generale diventa sempre meno attrattiva per i giovani medici ̶ conclude Monopoli ̶ . Questo provoca un aumento della carenza di personale, che aggrava ulteriormente la crisi del settore».
Fonte: Dire
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