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Vivere sani

Padel, terapista del movimento: «Questo sport è una metafora della vita, ci sono poche certezze»

L'esperto spiega la sua terapia del movimento

8 Marzo 2023

«Considero lo sport del padel come una metafora della vita. Vuol dire mettersi in gioco nell’incertezza, perchè nel padel di certo c’è veramente poco: non sai cosa fa il tuo compagno, non sai cosa fanno gli avversari, non sai cosa fa la pallina quando prende il vetro o la grata. Ecco perché in questa disciplina occorre allenare la velocità di spostamento e la velocità di reazione in maniera veramente fondamentale». Lo afferma all’agenzia Dire Marco Baldini, terapista del movimento, che dal 10 al 12 marzo prenderà parte a “Pix-Padel Italy X-Perience”, evento che sarà ospitato negli spazi della Nuova Fiera di Roma con numerosi eventi rivolti a circoli, scuole, famiglie e operatori dello sport che sta appassionando grandi e piccoli, professionisti e non.

 

«Innanzitutto – precisa Baldini – la velocità di spostamento e reazione e l’orientamento del corpo su un campo di padel si allenano scoprendo i punti di forza e di debolezza. Nel momento in cui una persona vuole allenarsi a muovere il proprio corpo più velocemente e a relazionarsi con lo spazio, occorre che abbia una maggiore consapevolezza del proprio corpo. Quindi, se ci sono dei muscoli ipertonici, quindi eccessivamente tonici, questi muscoli vanno rilassati e questo avviene attraverso tecniche specifiche. Allo stesso tempo vanno attivati i muscoli inibiti: faccio sempre l’esempio della spina staccata dalla presa. È come se non ci fosse un contatto».

 

Contemporaneamente viene fatto un lavoro attraverso una riattivazione con le corde, quindi in instabilità, a corpo libero, e dopo si va in campo. «Il campo – spiega il terapista del movimento – è teatro di tutta una serie di esercizi che permettono di migliorare la velocità sul terreno di gioco, con obiettivi che possono essere di spazio e di tempo ma anche di giochi di reazione».

 

IL METODO INNOVATIVO DI BALDINI

«Il mio è un approccio innovativo alla terapia e all’allenamento di chi gioca a padel – precisa l’esperto  ̶ . È un approccio ma anche una visione, che va al di là di quello che può essere un approccio tradizionale di altri sport, che va dal trattamento del sintomo, quindi rimuoverlo o farlo scomparire attraverso farmaci o infiltrazioni, a quello che è poi l’altro trattamento tradizionale, ovvero la fisioterapia o l’osteopatia, trattamenti che curano la struttura. Io vado oltre – sottolinea Baldini – vado a trattare la funzione neuromuscolare, affinché la persona si metta in gioco per riscoprirsi, riattivi il proprio potenziale e possa quindi godere al meglio del proprio sport, in questo caso il padel, perché durante gli esercizi attivi andiamo proprio a mimare i gesti tecnici e sportivi di questo sport».

 

Marco Baldini è stato il terapista ufficiale della Veneto Padel Cup 2021 e 2022 e referente di un gruppo di quattro fisioterapisti, ha trattato giocatori e giocatrici come Ramiro Moyano, finalista lo scorso anno in Svezia al World Padel Tour, e Carolina Orsi.

 

TERAPIA DEL MOVIMENTO

Il discorso con Baldini verte poi sulla terapia del movimento. «È una terapia che ho creato qualche anno fa e che si prende cura della qualità dei movimenti del corpo, manualmente e per mezzo di metodi attivi, di valutazione, riequilibrio e riattivazione neuromuscolare. Questo aiuta e supporta chi gioca a padel a migliorare la propria performance in campo», spiega l’esperto.

Gli obiettivi sono diversi: «Ridurre la probabilità e l’intensità degli infortuni, risolvere infortuni acuti e cronici – continua Baldini – che solitamente con le tecniche consuete hanno tempi lunghi e a volte sono privi di soluzione, e allo stesso tempo aumentare la capacità di prestazione sportiva in campo. In questo modo, il giocatore o la giocatrice, professionista o aspirante tale, che hanno infortuni cronici come, ad esempio, una lombalgia acuta, una instabilità della spalla o una distorsione alla caviglia, riescono ad aumentare le proprie capacità di prestazione in campo e, quindi, si divertono di più, vincono o hanno un risultato che le soddisfa».

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