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Approfondimenti

Malattie tropicali neglette: 1 mld di casi nel mondo, Italia al quarto posto

Il 30 gennaio incontro con OMS a Irccs Negrar di Valpolicella

27 Gennaio 2023

Le malattie tropicali neglette nel loro insieme colpiscono nel mondo oltre un miliardo di persone e causano oltre mezzo milione di morti l’anno. Si tratta di un gruppo eterogeneo di 20 malattie, molte delle quali a carattere infettivo, causate da virus, batteri, funghi e tossine.

Sono malattie “dimenticate” dall’agenda politica e anche dalla ricerca scientifica, “invisibili” all’opinione pubblica e diffuse tra le popolazioni povere e marginalizzate, che vivono in Paesi in via di sviluppo.

 

Ma anche l’Italia non è immune con oltre 4mila casi l’anno, sottostimati rispetto alla reale incidenza, che è almeno 10 volte di più e colloca l’Italia al quarto posto per diffusione dopo Inghilterra, Francia e Germania. Dalla strongiloidosi all’echinococcosi, dalla dengue alla chikungunya, le malattie tropicali sono presenti anche nel nostro Paese in conseguenza della mobilità di persone, cibi, insetti e animali.

Per migliorare la conoscenza, il monitoraggio e la gestione di queste patologie, in particolare la malattia di Chagas, di cui l’Italia è il secondo Paese in Europa per diffusione, in occasione della Giornata Mondiale per le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTDs), che si celebra il 30 gennaio, all’IRCCS Negrar di Valpolicella (Verona) si terrà un incontro internazionale del Gruppo Tecnico informazione – educazione – comunicazione dell’OMS sulla malattia di Chagas.

 

La mancata attenzione nei confronti delle patologie infettive “dimenticate”, infatti, ne favorisce una sempre maggiore diffusione anche in Italia, dove già si sono verificate un’epidemia autoctona di dengue e due di chikungunya e dove nel periodo della pandemia è “ricomparsa” negli anziani la strongiloidosi, una parassitosi a cui è positivo circa l’1% degli over 65 italiani.

 

«Questa patologia è stata inserita nell’elenco delle malattie tropicali neglette grazie al contributo del Negrar, che negli ultimi dieci anni ha diagnosticato varie centinaia di casi, registrando la più alta casistica in Italia e una delle maggiori in Europa  ̶  spiega Dora Buonfrate, medico presso il dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e direttrice del Centro Collaboratore OMS sulla Strongiloidosi e altre malattie neglette  ̶ . Le persone positive al parassita responsabile di strongiloidosi sono in maggioranza anziani che vi sono venuti in contatto nei decenni scorsi, camminando a piedi scalzi in campagna o toccando terriccio contaminato da feci umane, due evenienze oggi molto meno probabili. I sintomi possono essere banali come un semplice prurito, ma se il paziente è immunodepresso la malattia può peggiorare fino a diventare fatale: è il rischio che è stato corso da alcuni durante la pandemia, quando in molti anziani le terapie cortisoniche per Covid-19 hanno abbassato le difese immunitarie e “slatentizzato” la strongiloidosi. Un’adeguata sorveglianza e la diagnosi precoce sono le armi per combattere questa, ma anche le altre malattie tropicali neglette».

 

L’incontro all’IRCCS di Negrar sarà l’occasione per fare il punto soprattutto sulla malattia di Chagas, il “killer silenzioso” che uccide ogni anno 12mila persone nel mondo contagiandone dai 6 ai 7 milioni.

«Questa malattia è presente soprattutto in America Latina ed è trasmessa anche per via materno-infantile e attraverso trasfusioni di sangue  ̶  spiega Andrea Angheben, medico responsabile Clinico del dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali IRCCS Negrar  ̶ . La malattia di Chagas in Centro America uccide più della malaria, ma non può essere considerata un pericolo lontano perché può arrivare ovunque con i viaggi internazionali: per questo uno screening per le malattie tropicali neglette in categorie a rischio come viaggiatori internazionali o migranti è considerato fondamentale ed è anche meno costoso di quanto sarebbe necessario spendere, poi, per curare un paziente che manifestasse una patologia».

 

(ph: Shutterstock)

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