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Dall'Italia

Il presidente dell’Ingv: «Serve una nuova edilizia anti-sismica anche in Italia»

8 Febbraio 2023

Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) invita la costruzione secondo nuovi criteri anti-sismici anche in Italia, imparando a convivere con i terremoti senza dover subire danni devastanti,

«L’obiettivo – osserva – dovrebbe essere costruire edifici capaci di resistere allo scuotimento».
La situazione provocata dal terremoto tra Turchia e Siria mostra nuovamente danni devastanti e palazzine che si sbriciolano come castelli di sabbia. Le immagini della distruzione causata dalla terra che trema arrivano dal Sud della Turchia, la zona dove il programma di edilizia antisismica avviato nel Paese è ancora lontano dall’essere realizzato.

Anche in quest’ultimo terremoto fra Turchia e Siria siamo tornati a vedere , immagini che si ripetono come una lezione nota a tutti ma dimenticata troppo facilmente.

«E’ un programma che al momento riguarda le città più grandi e nel quale la Turchia sta investendo molto», osserva Doglioni.

E’ ispirato a nuovi criteri: «a differenza di altre nazioni, si è scelto di non calcolare la probabilità degli eventi, ma di determinare la magnitudo massima e lo scuotimento massimo, sia orizzontale che verticale, per costruire edifici che resistano». E’ un programma ambizioso e che richiede tempi molto lunghi: «ha bisogno di decenni per potersi realizzare». E’ come se in Italia si decidesse di ricostruire tutti i condomini: non basterebbe un secolo».

«In Italia le norme di costruzione prevedono, come primo obiettivo per l’edilizia residenziale, la salvaguardia della vita. Sarebbe opportuno, però, pensare a salvare anche le abitazioni e con esse la libertà personale che inevitabilmente viene meno quando si è sfollati. Bisognerebbe scegliere di salvare anche le radici culturali e il tessuto socio-economico». E’ un criterio di edilizia antisismica che secondo Doglioni dovrebbe essere adottato anche nel nostro Paese, dove si registrano circa 20 terremoti distruttivi ogni secolo: «in Italia dovrebbero cambiare le norme tecniche di costruzione, ma questo è un discorso di carattere politico ed economico. Eppure – conclude – costruire nuove case in grado di resistere a eventi forti potrebbe avere un aumento di costo molto contenuto».

Fonte: Ansa

(ph. Shutterstock)

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