Fertilità: 8 consigli degli esperti su cibo per aumentarla
SIRU: «Pochi hanno una “consapevolezza alimentare” tale da riuscire a costruire piatti sani»

Ciò che mangiamo può compromettere in modo significativo la nostra fertilità. Lo ribadisce in una nota stampa la Società italiana di Riproduzione Umana (SIRU) che nell’ebook “Pillole di nutrizione per la Fertilità”, presentato oggi con un webinar (ore 18), racconta i principali alimenti attraverso proprietà e caratteristiche più o meno note.
«Sebbene sia ormai noto, grazie a una vasta ricerca scientifica, che stili di vita corretti e una dieta salutare possano portare importanti benefici alla nostra salute, a partire da quella riproduttiva, pochi hanno una “consapevolezza alimentare” tale da riuscire a costruire piatti sani, che favoriscano il nostro benessere», racconta Veronica Corsetti, ricercatore CNR, nutrizionista e coordinatrice del Gis Di Biologia della Nutrizione della Società scientifica che ha messo a punto l’ebook presentato oggi.
«È importante ricordare, infatti, che non esiste un’unica “alimentazione salutare” adatta a tutti, ma che questa va costruita sulla singola persona, prendendo in considerazione le sue caratteristiche in relazione alle proprietà nutritive dei singoli alimenti», prosegue l’esperta. Così, questo piccolo manuale vuole «orientare gli operatori del mondo della riproduzione nella “cura” della coppia che vuole concepire nelle migliori condizioni possibili, ma anche essere un utile strumento informativo fruibile a tutti».
Con un linguaggio scientifico ma accessibile cereali, carne, pesce, verdure, frutta, spezie e molto altro, vengono raccontati attraverso benefici e svantaggi per la qualità dei gameti.
DAGLI ESPERTI ALLORA ARRIVANO OTTO CONSIGLI:
– È importante porre attenzione alla quantità e qualità di carboidrati, proteine, grassi e fibre – con cui viene composto il pasto.
– É importante rispettare la disponibilità stagionale, soprattutto di frutta e verdura (fonti di minerali, fibra e vitamine) per beneficiare dei micronutrienti
– Ricordare che la qualità dei carboidrati scelti ogni giorno è importante tanto quanto la quantità di carboidrati presenti nella giornata
– Una fonte proteica (non dimenticando l’importanza di variare con quelle vegetali) dovrebbe essere presente ad ogni pasto
– Non deve mancare l’apporto di grassi dato dall’olio di oliva, preferibilmente extravergine
– Per il miglioramento della salute riproduttiva è fondamentale il raggiungimento e mantenimento dell’equilibrio glicemico e insulinemico
Agire sulla qualità dell’alimentazione puntando sull’apporto di nutrienti- sostengono gli esperti- in grado di modulare, in senso positivo, l’infiammazione e l’invecchiamento/stress ossidativo – grassi, omega 3, vitamina A, vitamine del gruppo B, zinco, ferro, magnesio, selenio, antiossidanti (es. CoQ10, acido alfa lipoico, vitamina C, vitamina E, resveratrolo), vitamina D.
All’equilibrio immunitario/infiammatorio contribuisce anche la composizione del microbiota. Di qui l’importanza di puntare alla salute intestinale e di sostenere la funzionalità epatica attraverso l’alimentazione. Tanti poi i falsi miti sfatati all’interno del libro: “come per esempio l’erronea credenza secondo cui non si devono consumare più di due uova a settimana- anticipa l’esperta- In realtà recenti studi hanno dimostrato che il colesterolo assunto direttamente dagli alimenti, e in particolare dalle uova, non influenza in modo significativo i livelli di colesterolo nel sangue”.
Come raccontano nel libro gli oltre 20 esperti del gruppo di interesse speciale della SIRU, non è facile districarsi nel mondo della nutrizione che oggi più che mai si rivela in continua scoperta e trasformazione. Basti pensare ai tanti “nuovi” prodotti disponibili grazie ai progressi dell’industria alimentare. Come, per esempio, i “formaggi vegetali”, “su cui c’è ancora molta confusione”, aggiunge la nutrizionista. Questi, spesso erroneamente associati a prodotti artificiali, quindi lontani dal concetto di ‘salutare’ “sono in realtà una buona fonte di acidi grassi polinsaturi, dei preziosi Omega 3, e contengono un alto contenuto proteico, perché ottenuti da legumi, cereali, semi di canapa e frutta secca”.
Nutrienti che, come confermato da un crescente numero di studi, «hanno un effetto protettivo, antinfiammatorio e migliorano la qualità gametica dell’uomo e della donna». Occhio alla provenienza. È un fattore importante da considerare- continua la nota- soprattutto quando ci sono altri fattori concomitanti che incidono negativamente sulla fertilità. Quello che emerso da alcuni questionari sulla consapevolezza alimentare è che la provenienza è un fattore ancora troppo spesso sottovalutato.
«Meglio preferire prodotti biologici. In questo modo, non solo compiremo un atto concreto verso la sostenibilità e la resilienza ambientale ma avremo importanti vantaggi in termini nutrizionali e sanitari», ricorda Luigi Montano, Presidente SIRU. Infatti, conclude l’esperto, «gli alimenti bio, privi di pesticidi e più ricchi di sostanze fitochimiche, oltre ad essere più salutari, possono anche controbilanciare gli effetti negativi dell’inquinamento interagendo con i contaminanti attraverso diversi meccanismi, riducendone le concentrazioni tissutali e/o favorendone l’eliminazione». Questi e tanti altri gli argomenti indagati dal Gis nel nuovo ebook “Pillole di Nutrizione per la Fertilità” che approfondisce l’importanza del microbiota, dello stile di vita e del biologico” oltre a contenere un questionario sulle abitudini alimentari e un “test consapevolezza dell’acqua”.
Fonte: Dire
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