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LA NOSTRA INTERVISTA

Come perdere i chili accumulati in tempo di Covid-19

I consigli del nutrizionista: meno carboidrati e rispolverare le insalatone

25 Settembre 2020

Ingrassare in tempo di Covid-19. La forzata sedentarietà ha indotto la maggior parte delle persone a introdurre un po’ più cibo. Lo si è visto dalla corsa ai supermercati e lo si è verificato in primavera dalle bilance. Ma come ci spiega il dottor Francesco Francini, nutrizionista clinico dell’Azienda Ospedaliera di Padova, non per tutti è stato così.

 

Dottor Francini, è vero che buona parte della popolazione si trova ora a fare i conti con i chili regalati dalla quarantena?

«È vero a metà. Chi era già a dieta ha approfittato per essere più preciso sull’alimentazione. Un 30 per cento dei pazienti in dieta è infatti andato meglio e dopo la quarantena è arrivato in studio più magro. Purtroppo poi ci sono le persone che invogliate dalla sedentarietà casalinga hanno cucinato di più e si sono mossi di meno. La somma delle due cose ha portato a prendere anche 2-3-4 chili».

 

Dai negozi per un lungo periodo è sparita la farina, ad esempio.

«Le persone hanno curato più la scelta della materia prima e questo è stato garanzia di una miglior qualità del cibo messo in tavola. Se curiamo tutti gli ingredienti pensando alla nostra salute sicuramente otteniamo un prodotto migliore».

 

È comunque vero che un apporto elevato di carboidrati non è amico di un buon peso.

«I carboidrati danno energia. L’energia serve  a chi la brucia, a chi si muove poco, servono meno. Se una persona sedentaria assume carboidrati in eccesso inevitabilmente ingrassa. Diverso è per una persona che svolge una importante attività fisica. Ma il problema è anche un altro: chi mangia molti carboidrati ed è poco attivo, instaura una insulinoresistenza  che poi può portare al diabete».

 

I bambini sono tornati a scuola dopo un lungo periodo di assenza e torna il tema delle merendine. Come continuare a fornire loro un prodotto di qualità?

«A casa avevano dimenticato le merendine ed  è stata una bella cosa. Purtroppo i prodotti confezionati stimolano il gusto in un modo che nessun alimento riuscirà a fare. Questa stimolazione del gusto provoca la ricerca ulteriore di sensazioni di questo tipo, non ci saziamo solo, affascinano i sensi. E i bambini  li ricerchiamo sempre di più e li ricercano al di là dell’appetito. Diventa quasi un vizio».

 

Un consiglio su cosa mangiare a scuola per merenda?

«Frutta in primo luogo, anche la banale banana che si sbuccia e non si prende con le mani. O la mela sbucciata, bagnata con il limone così che non si ossida e poi protetta in un sacchettino.  L’ideale sarebbe che fosse la scuola a fornire la frutta come avviene in alcune scuole del Padovano ad esempio, ma non solo. Grazie a Coldiretti vengono fornite ad esempio le pere a Km 0. Le scuole potrebbero fornirsi di distributori di yogurt, frutta e non di merendine».

 

E in ufficio?

«Per un adulto sempre la frutta o la frutta secca oleosa, noci, nocciole, mandorle. Sono caloriche, ma le dosi che si usa, circa 30 grammi, consentono di non eccedere con le calorie».

 

E a pranzo?

«Se siamo persone poco attive conviene mangiare la solita insalatona che non è un alimento banale se viene curato negli ingredienti. Ha pochi carboidrati, giusta quantità di calorie. Ottimo pasto per chi si muove poco».

 

Il Covid-19 lo si può sconfiggere anche  a tavola?

«Ci possiamo proteggere. Colpisce le persone anziane che spesso sono in condizione di malnutrizione per una serie di condizioni che sono economiche, culturali, fisiche, spesso non hanno denti. Mangiano poco e male, introducono prevalentemente carboidrati e sono esposti alla denutrizione e questa è una condizione che deprime il sistema immunitario che ha bisogno di proteine e quindi è importante prevenire la malnutrizione degli anziani, seguendo le poche regole di cui abbiamo detto: introdurre pochi carboidrati, frutta, verdura e proteine in giusta quantità».

(ph: Shutterstock)

 

Francesco Francini, nutrizionista clinico dell’Azienda Ospedaliera di Padova

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