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Economia e lavoro

Benessere psicologico: quello dei dipendenti è una priorità per le aziende?

Un recente studio attesta risulta che è al primo posto tra le priorità dei datori di lavoro italiani

25 Maggio 2023

L’enorme quantità di cambiamenti che le aziende hanno affrontato negli ultimi anni, tra cui la pandemia, gli eventi geopolitici e l’instabilità economica, ha costretto i dipendenti e i datori di lavoro a fronteggiare situazioni enormemente complesse. Proprio per questo, oggi i dipendenti sono alla ricerca di strumenti e risorse che migliorino il benessere generale e offrano un sano equilibrio tra lavoro e vita privata.

Nell’International Workforce and Wellbeing Mindset Study condotto da Alight nel 2022, è emerso quanto sia diffuso e serio il problema dello stress, che spesso sfocia nel burnout, tra i dipendenti. Infatti, secondo il report, risulta che negli Stati Uniti e in alcuni Paesi dell’Europa occidentale, ben il 73% dei dipendenti valuta i propri livelli di stress come “moderati” o “alti”, e solamente il 34% dei dipendenti ritiene che i propri datori di lavoro si preoccupino veramente del loro benessere.

 

Eppure, il punto di vista dei datori di lavoro dimostra una realtà differente: secondo lo studio pubblicato nel 2023 a cura di Alight Benefit sul luogo di lavoro in un mondo che cambia, che raccoglie le opinioni di lavoratori e dirigenti sul tema dei programmi di benefit aziendali, risulta che il benessere mentale dei propri dipendenti è al primo posto tra le priorità dei datori di lavoro italiani. Seguono poi il benessere fisico, l’allineamento tra valori dell’azienda e quelli dei lavoratori, le relazioni sociali e il work-life balance.

L’idea di progettare una strategia volta al benessere psicologico dei lavoratori è possibile e, grazie all’aiuto di varie soluzioni, si può sviluppare un programma che dia priorità alla gestione dello stress e dimostri il valore delle persone. A questo proposito, è necessario concentrarsi su 4 tipologie di benessere che permettono ai dipendenti di vivere l’ambiente lavorativo più serenamente: mentale, fisico, economico e sociale. È importante non solo offrire un supporto immediato, ma anche approcci preventivi, continui e a lungo termine, al fine di aiutare i talenti a crescere e a dare il meglio di sé.

 

A questo proposito, è fondamentale che le aziende si impegnino a promuovere modelli di lavoro che siano in grado di prestare la giusta attenzione alle varie esigenze dei talenti presenti nel contesto lavorativo. Naturalmente, i manager svolgono un ruolo di rilievo, in quanto rappresentano una figura di riferimento per i propri dipendenti.

«Il benessere psicologico dei lavoratori è un elemento che nessun’azienda può permettersi di ignorare. È necessario che ogni dipendente possa sentirsi tutelato e supportato da un ambiente lavorativo aperto all’ascolto e pronto a offrire le soluzioni giuste per le esigenze di ciascuno», dichiara Silvia Maffucci, HR Director di Alight. «Se non trattati in tempi brevi, i livelli elevati di ansia e stress possono portare a una mancanza di motivazione, a una riduzione della produttività, a prestazioni scarse e ad un aumento dell’assenteismo. Ogni singolo componente della realtà lavorativa deve avvalersi di strumenti e supporti adatti a garantire un’esperienza lavorativa il più serena possibile e gestire i momenti di difficoltà in modo concreto ed efficace».

 

Promuovendo il benessere sul lavoro, infatti, si crea un ambiente positivo in grado di aiutare e stimolare i dipendenti a dare il meglio di sé e a migliorare le prestazioni complessive dell’azienda. È proprio quando si dimostra di avere cura dei propri dipendenti che il dipendente stesso si sente concretamente ascoltato.

Per aiutare ad attrarre e trattenere i talenti, soprattutto in un mercato del lavoro altamente competitivo come quello odierno, è importante far sentire le persone sostenute anche nei momenti di crisi servendosi di risorse utili per prendersi cura della propria salute fisica, emotiva e finanziaria. Per questo motivo, è essenziale alleggerire quei fattori di stress che turbano maggiormente i dipendenti, tra cui le preoccupazioni finanziarie, che sono generalmente grande motivo di ansia: possono essere semplificate avvalendosi di soluzioni e benefit innovativi, personalizzati e adatti alle esigenze del singolo dipendente.

Sebbene lo stress o i momenti di pressione spesso siano inevitabili, la produttività e il rendimento possono iniziare a diminuire quando le richieste e i ritmi di lavoro diventano insostenibili. E, se non si sta bene fisicamente o se si è stressati, ansiosi o demoralizzati, può essere molto difficile svolgere al meglio qualsiasi mansione. Al fine di scoraggiare scenari di questo tipo, è importante che le aziende possano fruire di una strategia volta a minimizzare gli impatti negativi e limitare situazioni particolarmente estenuanti. A questo proposito, è bene disporre di informazioni e dati in grado di potenziare le risorse esistenti e formarle evidenziando i punti di forza di ciascuno. Feedback, sondaggi, interviste e questionari sono elementi che possono portare alle aziende un importante valore non solo a livello di profitti, ma soprattutto a livello umano.

 

Infine, è importante poter contare sui manager che devono essere in grado di dimostrare empatia e intelligenza emotiva e che si sentano a proprio agio nel parlare di benessere con i propri collaboratori. Per supportarli, è opportuno offrire una formazione aggiuntiva sul fare comunicazione in maniera efficace. Solo in questo modo i manager potranno essere ritenuti responsabili di prestazioni elevate e del benessere dei dipendenti.

 

(ph: Shutterstock)

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