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Approfondimenti

Auto a benzina e gasolio: stop dal 2035 in Ue. Sima: «Non basta»

Ogni anno in Italia polveri sottili causano perdita 593.700 anni di vita

14 Febbraio 2023

Lo stop alle auto a benzina e gasolio dal 2035 in tutta l’Unione Europea «è una buona notizia per la salute di 500 milioni di cittadini, che vedono ogni anno sparire un’intera città da 400.000 abitanti nella sola Europa a causa dell’inquinamento atmosferico, senza suscitare lo stesso allarme della pandemia da Covid-19». Lo afferma il presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani, commentando il via libera definitivo dell’Eurocamera all’accordo sullo stop ai veicoli inquinanti (benzina e diesel) di nuova immatricolazione a partire dal 2035.

«L’agenzia Europea per l’Ambiente  ̶  prosegue Miani  ̶  stima 593.700 anni di vita persi ogni anno solo in Italia a causa delle polveri sottili PM2.5, a cui se ne aggiungono altri 200.700 dovuti agli ossidi di azoto, con un impatto in termini di costi per anni di vita persi ogni anno nel nostro Paese compreso tra i 24 ed i 34 miliardi di euro».

 

«Un veicolo su 4 in Italia ha oltre 15 anni d’età  ̶  informa il presidente della Sima  ̶  e il parco auto nazionale continua ad invecchiare, passando da 34,3 milioni di veicoli del 2009 con età media di 7,9 anni ai 38,8 milioni di veicoli del 2021 che arrivano ad una età media di quasi 12 anni. Le auto ibride ed elettriche rappresentano soltanto il 2,9% del totale, quelle solo elettriche si fermano addirittura allo 0,3%».

«Il settore dei trasporti privati, tuttavia, incide solo per il 23% sull’inquinamento atmosferico-conclude- ed è evidente che non è sufficiente intervenire solo sul mercato delle auto, perché per combattere efficacemente l’inquinamento e tutelare la salute dei cittadini occorre operare sinergicamente su più fronti».

 

(ph: Shutterstock)

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